LA PATOLOGIA
La Malattia Esostosante, più correttamente oggi Osteocondromi Multipli, è una malattia rara scheletrica con una prevalenza stimata di 1:50.000. La malattia è caratterizzata dalla presenza di osteocondromi (o esostosi), principalmente localizzati sulle ossa lunghe come tibie, femori e omeri.
EREDITARIETÀ
È una malattia ereditaria che si trasmette con modalità autosomica dominante; pertanto, se un genitore ne è affetto, c’è il 50% di probabilità che ad ogni gravidanza la malattia venga trasmessa a ciascun figlio.
In alcuni casi, la patologia può non essere trasmessa da un genitore, ma può dipendere da varianti de novo.
DIAGNOSI
La diagnosi clinica si avvale sia dell’esame obiettivo che di tecniche di imaging quali radiografia e risonanza magnetica.
La diagnosi molecolare consiste nel verificare la presenza di varianti a carico dei geni EXT1 o EXT2. Una minoranza di casi (10%) non mostra varianti a carico di questi due geni. Tale assenza non esclude la diagnosi di Osteocondromi Multipli, che è primariamente clinico-radiografica.
PROGNOSI, TRATTAMENTI E PRESA IN CARICO
Il quadro clinico varia da paziente a paziente, e dipende in genere dal numero, dalle sedi e dalle dimensioni degli osteocondromi.
Gli osteocondromi possono essere rimossi con interventi chirurgici.
Attualmente non esiste alcuna terapia farmacologica.
Raramente le esostosi possono andare incontro a trasformazione maligna (condrosarcomi), solitamente in età adulta.
Pertanto, è fondamentale che avvenga una presa in carico multidisciplinare del paziente, volta a monitorare la patologia nelle diverse fasi della vita.
Testo a cura di Davide Scognamiglio – Bioinformatico, SC Malattie Rare Scheletriche, IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna.
PER PAZIENTI E FAMIGLIE
Affinché possano essere disponibili campioni e dati per progetti di ricerca, presso la SC Malattie Rare Scheletriche dell’Istituto Ortopedico Rizzoli è possibile depositare un campione biologico (sangue, tessuto) nella biobanca BIOGEN (TNGB) e partecipare ai Registri di Patologia.
ARTICOLO SCIENTIFICO
Referenze: Bukowska-Olech, E., Trzebiatowska, W., Czech, W., Drzymała, O., Frąk, P., Klarowski, F., Kłusek, P., Szwajkowska, A., & Jamsheer, A. (2021). Hereditary Multiple Exostoses-A Review of the Molecular Background, Diagnostics, and Potential Therapeutic Strategies. Frontiers in genetics, 12, 759129.
Condrosarcoma
È un tumore maligno che si sviluppa dal tessuto cartilagineo. Può verificarsi in varie parti del corpo, inclusi gli arti, il bacino e le costole. Può originare sia da un osteocondroma che da un encondroma.
Cromosoma
Struttura composta da DNA e proteine. Gli esseri umani sono dotati di 23 coppie di cromosomi: 1 coppia rappresenta i cromosomi sessuali (X e X per le donne, X e Y per gli uomini), mentre le restanti 22 costituiscono gli autosomi.
Diagnosi clinica
La diagnosi basata sui sintomi e sui segni osservati durante l'esame obiettivo del paziente da parte di un medico. Può includere test di laboratorio o di imaging (radiografie, risonanze magnetiche, etc.), ma non coinvolge l'analisi genetica.
Diagnosi differenziale
Processo diagnostico volto a distinguere una patologia da un'altra sua simile.
Diagnosi molecolare
La diagnosi basata sull'analisi del DNA per identificare varianti genetiche associate a una malattia. Questo tipo di diagnosi può essere fondamentale per confermare o escludere una sospetta condizione genetica, per determinare il rischio di trasmissione ai figli e nel processo di diagnosi differenziale.
Emangioma
È un tumore generalmente benigno costituito da vasi sanguigni.
Può svilupparsi sulla pelle o negli organi interni. Possono essere presenti alla nascita o svilupparsi durante la crescita.
Encondroma
È un tumore benigno costituito da tessuto cartilagineo che cresce all'interno dell'osso. Può compromettere la corretta crescita dell'arto, causare fratture e dismetrie (differenze nella lunghezza degli arti).
Ereditarietà autosomica dominante
La malattia dipende dalla trasmissione di una variante patogenica presente su un cromosoma non sessuale (autosoma) ed è sufficiente la trasmissione di una sola copia della variante per avere l'insorgenza della malattia (dominanza).
In questo caso, se un genitore è affetto, c’è il 50% di probabilità che ad ogni gravidanza la malattia venga trasmessa a ciascun figlio.
Follicoloma
È un tumore che interessa le ovaie. Può manifestarsi sia in età adulta, sia in età giovanile.
Gene
Una particolare sequenza del DNA che contiene le istruzioni per la produzione di proteine o di altri elementi fondamentali per il controllo dei processi cellulari.
Gliomi
Classe di tumori del Sistema Nervoso Centrale (SNC). Costituiscono circa il 30% dei tumori del SNC e sono caratterizzati dal fatto che originano dalle cellule gliali, ovvero cellule non-neuronali.
Malattia rara
Malattia che colpisce meno di 5 individui su 10.000.
Malattia ultra-rara
Malattia che colpisce meno di 1 individuo su 50.000.
Osteocondroma (esostosi)
È un tumore benigno della cartilagine. È composto da una parte ossea (osteo-) e cartilaginea (condro-). Si presenta come una protuberanza ossea che si forma a ridosso delle cartilagini di accrescimento. A seconda della sua localizzazione, può causare deformità, dolore e limitare il movimento.
Prevalenza
La misura della frequenza di una malattia in una popolazione in un dato momento. Equivale al numero di casi rapportato alla popolazione.
Variante genetica
Una variante genetica è una differenza nel DNA che può essere benigna o patogenica (es: può causare una patologia o aumentare il rischio di sviluppo di una malattia).
Le varianti genetiche possono essere ereditate o verificarsi spontaneamente. Nel secondo caso si parla di variante de novo, ovvero una variante che si presenta per la prima volta in un individuo e non è presente nei suoi genitori (caso sporadico).